Blackwater – I – La Piena di Michael McDowell

Titolo saga: Blackwater

Titolo volume: La Piena (The Flood)

Volume: I (primo)

Anno prima uscita: 1983

Pagine: 147

Editore: Neri Pozza

Anno del volume letto: 2023

Il caso editoriale più famoso del 2023, probabilmente attirati dalla copertina luccicante, dal formato comodo e dal genere horror.

Stavo decidendo se fare o meno l’investimento (eh beh, è uscito il cofanetto, vuoi non avere un oggetto così carino in libreria?) e il destino mi ha voluto inviare una copia digitale gratuita.

Nulla di illegale: tramite un calendario dell’avvento Neri Pozza ha messo a disposizione 24 ore di scaricamento gratuito.

Quindi parlo solo del primo volume, anche perché non mi ha invogliato minimamente a proseguire la lettura della saga, di conseguenza niente investimento pro-estetica. Per ora.

La trama è semplice e lineare: dopo un’alluvione, facendo un giro di ricognizione in mezzo agli edifici sommersi, viene ritrovata una ragazza rimasta chiusa nella sua stanza d’albergo, illesa e tranquilla, nonostante siano 4 giorni che non mangia e non beve. A modo suo si integra nella vita del paese: è una maestra quindi le viene assegnata una classe, trova ospitalità e cortesia presso una casa abitata da padre e figlia di 6 anni, e ogni giorno nuota nel fiume e lo percorre in barca. Ci saranno scontri e ripicche tra i componenti della famiglia che l’ha ospitata e un paio di scenette macabre paragonabili a un qualsiasi volume di “Piccoli Brividi”.

Letto il primo libro non mi ha invogliato a proseguire, posso quasi considerarlo autoconclusivo, non ha stuzzicato la mia curiosità più profonda tipo “oddio devo correre in libreria, devo sapere come va a finire”. Se avesse un sapore sarebbe insipido con un tocco di palustre.

Sicuramente per apprezzarlo bisogna leggere tutta la saga, come altre saghe ma i personaggi non mi hanno fatto emozionare o affezionare.

Ho cercato di ridurre al minimo la mia aspettativa, ma quando ci sono dei casi di editoria così osannati la mia domanda è sempre quella: sono tutti caproni che corrono nella stessa direzione senza neanche sapere quale sia la meta o questa volta è davvero qualcosa di meraviglioso e spettacolare?

Giusto per contestualizzare i miei gusti, dato che il blog è ancora infante e non ho scritto di tuuutto ciò che ho letto nella mia vita:

Il Signore degli Anelli, per me opera meravigliosa, gran pisolini durante le descrizioni delle battaglie. Trasposizione cinematografica eccellente.

Lo Hobbit, più semplice rispetto al Signore degli Anelli ma comunque gustoso. Trasposizione cinematografica: potevano evitare la trilogia.

Harry Potter, interessante la crescita dei personaggi (e del volume dei tomi) e l’incupimento delle situazioni, storia ricca di significati ed emozioni. Trasposizione cinematografica: eccellente. Fenomeno commerciale: si vede ovunque e in qualsiasi formato di oggetto, anche meno… (ovvero: bastaaaaaaaa)

Le cronache di Narnia, lettura fluida, ricchezza di personaggi, storie, situazioni, salti temporali. Trasposizione cinematografica: non ha reso giustizia all’opera, per intenderci durante i film mi sono addormentata, leggendo i libri non vedevo l’ora di finirne uno e cominciarne un altro. Twilight: libro no comment, film no comment (ovvero: mi sono addormentata sia leggendo i libri che guardando i film…)

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